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Tradizione e Sogno

In Koman è evidente il retaggio dell'esperienza artistica della sua terra, nell’accezione delle tendenze sviluppatesi lungo il corso del Novecento, a loro volta figlie di una tradizione fondata da sempre sulla cifra stilistica dell’aniconicità unita ad un'intensa ed emotiva carica spirituale e a una significativa adesione ai valori del suolo e dell’appartenenza comunitaria. Questo dato è evidente per una parte importante delle sue opere: lavori su tela caratterizzati da una forte e vitalistica pulsazione cromatica, dove si fondono elementi astratti, scomposizioni spaziali che riecheggiano tratti di quello che all’epoca venne definito cubismo “orfico” con una figurazione minuta e delicata, collocata in una dimensione onirica e fabulatoria. 


Edoardo Di Mauro, 2005

critico d'arte, docente di Storia e metodologia della critica d'arte

Accademia Albertina, Torino

 
 
 

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